5 Agosto 2022

Corruzione in Italia: Relazione sullo Stato di Diritto e nuovo PNA in consultazione

La Commissione Europea ha recentemente pubblicato l’edizione del 2022 del Rapporto sullo Stato di Diritto, strumento di cui si è dotata l’UE da alcuni anni per favorire un dialogo tra le istituzioni europee, gli Stati membri e la società civile allo scopo di rafforzare il rispetto dei principi dello stato di diritto.

Il documento fornisce il risultato di una valutazione condotta nei 27 Stati Membri dell’Unione Europea rispetto agli sviluppi avvenuti dal luglio 2021 nelle quattro aree nevralgiche per lo Stato di Diritto, tra cui il quadro anticorruzione, prevedendo una serie di raccomandazioni ad hoc per ciascun Stato membro.

Dalla relazione emerge come molti Stati membri abbiano già implementato delle misure in risposta alle indicazioni riportate nelle edizioni precedenti, in altri casi le azioni intraprese non sembrano bastare.

La situazione in Italia

Se da un lato la relazione mostra come diverse azioni intraprese dall’Italia, a partire dalla digitalizzazione del sistema giudiziario in sede civile, abbiamo iniziato a trovare attuazione, dall’altro mette in allerta sui pericoli della corruzione nel Paese, che rischiano di fatto di compromettere la corretta attuazione degli obiettivi del PNRR. Infatti, alcune delle leggi fondamentali per la prevenzione e il contrasto della corruzione non riescono ancora a vedere la luce. Tra queste, la legge sul whistleblowing, la legge che regolamenta le attività di lobbying e la normativa sui conflitti di interessi. 

Il nuovo Piano Nazionale Anticorruzione (2022-2024) è la strategia globale dell'Italia per la prevenzione della corruzione.

Il Piano Nazionale Anticorruzione 2022-2024

A fronte dell’ingente flusso di denaro in arrivo dall’Europa e delle deroghe alla legislazione ordinaria introdotte per accelerare la realizzazione di molti interventi, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha predisposto lo schema del Piano Nazionale Anticorruzione 2022-2024, disponibile in consultazione pubblica sul sito dell’Autorità fino al 15 settembre 2022, avente l’obiettivo di rafforzare l’integrità pubblica e la programmazione di presidi di prevenzione della corruzione, senza peraltro incidere sulle misure di semplificazione e velocizzazione delle procedure amministrative introdotte dal legislatore; per evitare di vanificare con episodi corruttivi i risultati attesi con l’attuazione del PNRR.

Il Piano Nazionale Anticorruzione è stato creato come strumento di supporto alle amministrazioni pubbliche per affrontare le sfide connesse alla realizzazione degli impegni assunti dall’Italia con il PNRR e all’attuazione della riforma introdotta dal decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 che ha previsto il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) di cui la pianificazione della prevenzione della corruzione e della trasparenza è parte integrante.

Nello specifico, il PIAO “deve essere adottato annualmente dalle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, co. 2, del d.lgs. n.165/2001 (escluse le scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative) e in cui la pianificazione della prevenzione della corruzione e della trasparenza è parte integrante. Si prevede un Piano in forma semplificata per le amministrazioni fino a 50 dipendenti, con modalità da definirsi in un apposito decreto del Ministro per la pubblica amministrazione. Le amministrazioni ed enti non destinatari della disciplina sul PIAO – in gran parte enti di diritto privato – continuano, invece, ad adottare i Piani triennali della prevenzione della corruzione.”

Il PNA è articolato come segue:

  • Parte generale: contiene indicazioni per la predisposizione della sezione del PIAO relativa alla prevenzione della corruzione e della trasparenza fornendo supporto ai Responsabili per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza (RPCT) nel duplice ruolo di coordinatori della strategia della prevenzione della corruzione e cardini del collegamento fra la prevenzione della corruzione e le altre sezioni di cui si compone il PIAO;
  • Pantouflage: contenente un approfondimento dedicato al divieto di pantouflage, ipotesi di conflitto di interessi da inquadrare come “incompatibilità successiva” alla cessazione dal servizio del dipendente pubblico;
  • Parte Speciale: tratta dei numerosi interventi legislativi che hanno inciso sulla disciplina dei contratti pubblici e supporta le stazioni appaltanti nella individuazione di misure di prevenzione della corruzione e della trasparenza agili e al contempo utili ad evitare che l’urgenza degli interventi agevoli condizioni favorevoli al verificarsi di eventi corruttivi. Contiene anche un approfondimento sulle gestioni commissariali cui è affidata la realizzazione delle grandi opere previste nel PNRR.

Scopri i Servizi Cogitek in materia di compliance normativa e prevenzione dei reati di corruzione.

crosschevron-down linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram