1 Luglio 2022

Approvata la Strategia Nazione per l’Economia Circolare (SNEC)

Il Ministero della Transizione Ecologica con la recente pubblicazione del DM n. 259 del 24 giugno 2022, ha approvato la Strategia Nazionale per l’Economia Circolare (SNEC).

Il documento SNEC aggiorna ed integra i contenuti del documento di inquadramento e di posizionamento strategico “Verso un modello di economia circolare per l’Italia”, pubblicato dai Ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico nel 2017 per renderlo coerente al mutato contesto di riferimento caratterizzato da:

  • l’urgenza di ridurre le emissioni e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici;
  • la definizione, a livello comunitario, di nuovi piani e programmi per supportare la transizione verso modelli circolari di business e di consumo;
  • il rapido sviluppo tecnologico che ha consentito di individuare nuovi settori produttivi in grado di massimizzare il recupero e il riciclo dei rifiuti;
  • la necessità di garantire linee di approvvigionamento nazionali per energia e materie prime resa evidente dai recenti eventi correlati alla pandemia e alla crisi russo-ucraina.

In tale contesto, la “Strategia nazionale per l’economia circolare” è un documento programmatico, all’interno del quale sono individuate le azioni, gli obiettivi e le misure che si intendono perseguire nella definizione delle politiche istituzionali volte ad assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare per affrontare le grandi trasformazioni che stanno investendo l’economia globale:

  • la rivisitazione del processo di globalizzazione con l’insorgere di nuovi protezionismi mirati al rafforzamento delle basi industriali dei singoli paesi o aree geografiche;
  • il dispiegarsi degli effetti della nuova rivoluzione digitale;
  • l’emergenza ambientale e la necessità di avviare processi di trasformazione in chiave green dell’economia.

In particolare, vengono definiti i nuovi strumenti amministrativi e fiscali, con l’obiettivo di potenziare il mercato delle materie prime seconde, affinché siano competitive in termini di disponibilità, prestazioni e costi rispetto alle materie prime vergini.

A tal fine, alcuni punti di azione della Strategia riguardano:

  • la catena di acquisto dei materiali (Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione);
  • i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste);
  • la responsabilità estesa del produttore e il ruolo del consumatore;
  • la diffusione di pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio”.

La Strategia, inoltre, costituisce uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica e definisce una roadmap di azioni e di target misurabili da qui al 2035.

La “Strategia Nazionale per l’Economia Circolare”, unitamente al “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti” (PNGR - trattato in un nostro ulteriore approfondimento) che ne costituisce uno dei pilastri strategici e attuativi, è una riforma strutturale necessaria per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), prevista nella Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica, Componente 1 – Economia circolare e agricoltura sostenibile.

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