3 Dicembre 2019

Whistleblowing: la Direttiva UE in Gazzetta Ufficiale

Il 26 novembre scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale UE la Direttiva sulla "Protezione degli individui che segnalano violazioni delle norme comunitarie”, approvata dal Parlamento europeo il 19 aprile 2019 e adottata dal Consiglio dell’Unione Europea il 7 ottobre u.s.

Come già segnalato, il provvedimento mira ad armonizzare la disciplina relativa al whistleblowing all’interno dell’Unione Europea, prescrivendo standard minimi di protezione.

Tra le principali novità si segnalano:

  • l’ampliamento delle imprese tenute ad adeguarsi. Saranno, infatti, tenute ad adeguarsi tutte le imprese con almeno 50 dipendenti e le imprese operanti in settori ad alto rischio (finanziario o vulnerabili al riciclaggio di denaro o al finanziamento del terrorismo);
  • l’ampliamento della figura del whistleblower tutelato: non più soltanto manager e dipendenti, ma anche soggetti esterni come lavoratori autonomi, tirocinanti, persone che lavorano sotto la direzione di appaltatori e fornitori, ecc. La protezione è estesa anche a soggetti terzi connessi con il segnalante, che possono subire ritorsioni in un contesto lavorativo, quali colleghi o parenti dell'informatore.

Inoltre le segnalazioni, non saranno più ristrette agli illeciti di cui al D.Lgs. n. 231/2001 o a violazioni del Modello adottato dagli enti, ma alle violazioni nelle materie specificamente indicate nella Direttiva quali appalti pubblici, protezione dei consumatori, tutela della vita privata, protezione dei dati e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, ecc.

Per quanto riguarda i tempi di adeguamento gli Stati membri avranno due anni di tempo dalla pubblicazione della Direttiva nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione per recepire le nuove norme.

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